Perchè ho scelto di costruirmi il mio van?

Adesso che posso viaggiare nel mio van lo posso dire con certezza: costruire il proprio camper è un viaggio che vale la pena di fare.

Ci sono molti motivi per cui ho deciso di non comprare un camper già pronto. Volevo qualcosa che fosse solo mio, plasmato esattamente sulle mie esigenze e sulla mia visione di libertà. Costruire il mio van non è stato solo un progetto di falegnameria, ma un vero e proprio viaggio che mi ha insegnato molto su me stesso e sul veicolo che ora chiamo casa.

1. I Limiti dei Van Industriali: Perché Non Mi Convincevano

Prima di lanciarmi in questa avventura sono andato ben 3 volte al Salone del Camper di Parma, ho noleggiato diverse volte i van industriali… e purtroppo proprio non mi ci trovavo. Ecco perché:

Il Problema del Gas nel 2025

Non voglio il gas! Nel 2025 ci sono alternative molto migliori, efficaci ed ecologiche. Non capisco perché dovrei spendere soldi per avere un impianto a gas in cucina e nel riscaldamento. Nel Peregrin ho scelto di investire nell’energia elettrica, nei pannelli solari e nella ricarica dal motore.

Il risultato? Posso cucinare con piastra a induzione, usare il forno a microonde, asciugarmi i capelli con il fon, riscaldare l’acqua con il boiler e avere tutti gli elettrodomestici che voglio a 220v. E credimi, non sono un ingegnere o uno scienziato – se ci sono riuscito io, può farcela chiunque.

La Filosofia del “Piacere a Tutti”

I van industriali sono pensati per accontentare tutti: famiglie, single, giovani coppie, pensionati. Il problema è che per riuscirci, i designer progettano i camper come piccole case in miniatura: angolo cucina, bagnetto, angolo notte, angolo giorno. È tutto un “angolo” e questo ha delle implicazioni che non riesco a digerire.

Esempio pratico: Perché ci devono essere due lavandini? Uno piccolo in cucina e uno microscopico in bagno? Preferisco lavarmi i denti in un lavandino “umano” e non mi importa che sia in cucina. Le dinette sono troppo piccole per viverci davvero – nel Peregrin il layout è progettato per creare una dinette molto spaziosa e vivibile.

Coibentazione: Questa Sconosciuta

Mi è capitato più volte di vedere che i van industriali NON sono coibentati adeguatamente. I van sotto i 65K in genere non hanno una coibentazione valida. É vero, non devo andare a Capo Nord in dicembre o in Africa in estate, ma non voglio nemmeno problemi di condensa o effetto forno crematorio.

Nel Peregrin ho installato personalmente un triplo strato di isolamento:

  • KillMat per isolamento acustico
  • Armaflex da 9/19mm come barriera vapore e isolamento termico
  • 3M ThinInsulate 600 come isolamento termico

Tutte cose che nei van industriali si vedono solo su mezzi da oltre 70K€.

Il Compromesso Continuo degli Accessori

Quando vai dal concessionario per un preventivo è una ricerca continua di compromessi: questo ha il frigorifero trivalente ma il riscaldamento diesel, quest’altro il contrario. Su questo c’è il tendalino (che non uso), su quello un pannello da 100W (inutile). Nel Peregrin ho installato solo quello che mi serve, quando mi serve. In pratica è una trattativa per “rifilarti” il mezzo che hanno ordinato loro, non quello che desideri tu.

Il WC a Cassetta: Il Mio Incubo

Se esiste una cosa che mi fa schifo della vita in camper è la gestione della cassetta del WC. È la cosa più antigienica e schifosa da fare. Volevo (e mi sono costruito) un WC a secco e, credimi, in termini di odori e igiene è 1000 volte meglio di una cassetta piena di liquami chimici.

2. La Libertà di un Design Su Misura

Uno degli aspetti che più mi entusiasma è la personalizzazione totale. Quando inizi a “pensare il tuo van”, il furgone è un foglio bianco e il design è interamente nelle tue mani.

Volevo due letti singoli separati, una dinette enorme, un bagno passante… e non sono stato vincolato dalle dimensioni standard. Ogni centimetro è stato pensato e ottimizzato per il mio stile di vita. Non si tratta solo di estetica, ma di creare uno spazio funzionale che si adatti perfettamente a te.

Esempi Concreti di Personalizzazione

  • Layout unico: Nessun van industriale aveva la configurazione che volevo
  • Altezza su misura: Mobili progettati per la mia statura e le mie abitudini
  • Sistemi integrati: Tutto dialoga perfettamente, dall’elettrico all’idrico
  • Materiali scelti: Legno, tessuti e finiture che rispecchiano il mio gusto

3. Il Risparmio Non È Solo Economico

Per molte persone l’autocostruzione è soprattutto una scelta di costi: furgone usato + autoallestimento = van da 20-30K€. Nel mio caso non è così – non volevo risparmiare, ma volevo il meglio delle cose che mi interessavano.

Ho acquistato un Ford Transit nuovo AWD e alla fine ho speso circa 60K€, eppure ogni volta che entro in un van industriale non farei a cambio.

I Vantaggi Economici Reali

  • Investimento graduale: Materiali e accessori acquistati nel tempo
  • Flessibilità di budget: Spendo dove serve, risparmio dove posso
  • Aggiornamenti continui: Ancora oggi aggiungo e modifico elementi
  • Qualità mirata: Isolamento migliore, legno più adatto, pannelli più efficienti
  • Nessun compromesso: Non accetto soluzioni imposte da listini fissi

4. La Soddisfazione di Conoscere Ogni Pezzo

Forse la cosa più gratificante è la profonda conoscenza del mio veicolo. So dove si trova ogni cavo elettrico, ogni tubo dell’acqua, ogni giunzione dell’isolamento, ogni vite e bullone.

Vantaggi Pratici della Conoscenza Totale

  • Manutenzione autonoma: Risolvo i problemi senza cercare tecnici
  • Sicurezza in viaggio: So esattamente cosa controllare
  • Modifiche future: Posso aggiungere o cambiare elementi facilmente
  • Troubleshooting veloce: Individuo subito la fonte di ogni problema

Questa consapevolezza mi dà un senso di sicurezza che un veicolo acquistato non potrebbe mai darmi.

5. Un Viaggio di Crescita Personale

L’autocostruzione è stata un’esperienza trasformativa. Ho imparato competenze che vanno dalla falegnameria all’elettronica, dall’idraulica alla progettazione.

Le Persone che Hanno Fatto la Differenza

Sono stato fortunato a conoscere professionisti che mi hanno aiutato a crescere:

  • Team Onderod: Per lo spazio di lavoro e la consulenza
  • Emmanuele: Per impianti elettrici e idrici
  • Antonio: Per falegnameria e styling
  • Loris: Per soluzioni innovative

La Curva di Apprendimento

Certamente ho commesso errori, ho dovuto rifare alcune parti, ma ogni ostacolo mi ha reso più competente. Quando sono partito per il primo viaggio e ho visto il mio furgone trasformato in casa, ho provato una gioia indescrivibile.

Ogni volta che entro nel Peregrin, so che non è solo un veicolo, ma una parte di me, costruita con le mie mani e il mio cuore.

6. La Realtà: Non È per Tutti

Prima di entusiasmarti troppo, devi sapere che l’autocostruzione ha dei prerequisiti importanti:

Tempo: La Risorsa Più Preziosa

Io ci ho messo 10 mesi lavorandoci tutti i giorni. Oggi, con l’esperienza acquisita, ci metterei probabilmente 3 mesi, ma la curva di apprendimento iniziale è innegabile. Devi essere disposto a dedicare tempo, energie e pazienza al progetto.

Spazio di Lavoro Adeguato

Ci vuole un capannone o laboratorio. Io mi sono affidato alla Onderod, affittando uno spazio nel loro laboratorio. I lavori creano polvere, rumore e altri inconvenienti – servono spazi adeguati e permessi appropriati.

Sapere Quando Delegare

Non puoi fare tutto da solo. Ci sono lavorazioni che richiedono competenze specifiche:

  • Apertura di finestre e oblò
  • Lavori elettrici complessi
  • Interventi sulla carrozzeria
  • Omologazioni e certificazioni

Ho sempre preferito pagare esperti per lavori critici piuttosto che rischiare errori costosi.

Avere le Idee Chiare

Non tutti sanno cosa vogliono – e non parlo solo di van. Costruirsi il furgone richiede idee chiare su cosa farne e quali esigenze soddisfare. Tutte le persone che conosco che si sono autocostruite il camper hanno passato mesi (nel mio caso anni) a studiare layout e soluzioni.

7. Considerazioni Tecniche e Pratiche

Aspetti Legali e Amministrativi

  • Omologazione: Alcuni modifiche richiedono pratiche specifiche, in questo hai bisogno di un allestitore o un’agenzia, nel mio caso ha fatto tutto la Onderod
  • Assicurazione: Verifica la copertura per veicoli modificati
  • Revisioni: Documentazione delle modifiche per i controlli
  • Normative: Rispetto delle regole su gas, elettrico, scarichi

Strumenti e Competenze Necessarie

  • Attrezzatura base: Trapani, seghetti, utensili di precisione
  • Competenze minime: Nozioni di elettricità, idraulica, falegnameria
  • Sicurezza: Dispositivi di protezione, ventilazione, primo soccorso
  • Pianificazione: Project management del cantiere

8. Il Valore a Lungo Termine

Investimento che Si Rivaluta?

Un van autocostruito ben fatto mantiene e spesso aumenta il suo valore nel tempo. La qualità dei materiali scelti e la cura nei dettagli fanno la differenza rispetto ai van commerciali che si deprezzano rapidamente.

Community e Networking

Entrare nel mondo dell’autocostruzione significa accedere a una community di appassionati, condividere esperienze, ricevere consigli e creare legami duraturi con persone che condividono la tua passione. In particolare il gruppo di NiceCrazyVan è più di un gruppo di camperisti.

Competenze Trasferibili

Le skills acquisite – problem solving, manualità, progettazione – sono utili in molti altri ambiti della vita. È un investimento in te stesso che va oltre il van.

Conclusioni: Un Viaggio che Trasforma

Se sei alla ricerca di un’avventura che va oltre la destinazione, ti assicuro che costruire il tuo van è un viaggio che vale la pena fare. Non è solo questione di risparmiare denaro o avere un mezzo personalizzato – è un percorso di crescita personale che ti insegna a credere nelle tue capacità e a non accettare compromessi quando si tratta dei tuoi sogni.

Il Peregrin non è solo il mio van: è la testimonianza tangibile che con passione, dedizione e le persone giuste al tuo fianco, puoi creare qualcosa di unico e speciale. Ogni volta che apro le sue porte, non vedo solo uno spazio abitativo mobile, ma il risultato di mesi di lavoro, studio, errori e soddisfazioni.

La domanda non è se ne vale la pena, ma se sei pronto a intraprendere questo viaggio straordinario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto